Descrizione
Una graphic novel fantascientifica violenta, tragica ed emozionante, per riflettere sul senso della dignità umana attraverso personaggi zoomorfi.
Il capitolo conclusivo della più sorprendente saga robotica del Nuovo Millennio!
Maya è un florido pianeta popolato da una pacifica civiltà di animali, sconvolto dall’invasione degli Umani, alieni giunti attraverso un portale extradimensionale. Per gli invasori quel mondo rappresenta una preziosa fonte di risorse, compresi i suoi abitanti destinati a diventare cibo o cavie per esperimenti… Sottomessi dall’esercito meccanico agli ordini della perversa generale Nedessa, gli animali di Maya sono ormai prossimi all’estinzione, quando dalla fortezza nascosta Doubutsukai si erge un estremo difensore: Zooqquadrion, il drago robot!
Il tempo della riscossa è finalmente giunto, eppure arcane entità e l’oscura setta del Dogma si frappongono ai belligeranti. Tra complotti politici, spie e creature misteriose, scienza e magia si scontrano… sino a rivelare l’oscura, tremenda natura del pianeta Maya e del disastroso conflitto in cui esso brucia!
Una guerra vera, che colpisce soprattutto i cuccioli, generata dalla banale cattiveria e dall’odio scontato degli adulti. Un mondo in cui non esistono eroi, se non nell’arrogante egocentrismo di chi pretende di esserlo. Zooqquadrion è una feroce metafora del mondo reale, scioccante come Squeak the Mouse, satirico come Fritz il Gatto.
Stefanus (Foligno, 1968) ha al suo attivo numerose incursioni nel mondo del fumetto, sotto diversi pseudonimi. Tra i suoi lavori, oltre a Zooqquadrion, i fumetti I Creditori, Fist of Carmine, Miss Media, Il Videofobo, Guyborg, Le Dinamiche Avventure di Mariotto, Artù Stakanovista della TV, Diozeram il Guerriero dell’H.E.R.P.E.S, Pajama Senshi Bellatrix, Zaxxer 9 e Buru Buru Pipi Kakka. Ha scritto l’esalogia fantasy di Candya Dehawkness e il primo volume de La Spada dei Ken Draker. Dal 4 aprile 1978, come molti altri telespettatori italiani, è un grande appassionato di storie di robottoni giapponesi, e Zooqquadrion ne è l’espressione più concreta.