Descrizione
Il povero falegname Geppetto fabbrica un burattino intagliandolo da un ciocco di legno fatato: che sorpresa quando scoprirà che questi è in grado di parlare e muoversi proprio come un bambino vero! Ma Pinocchio – questo il nome del burattino – si rivela un vero discolo. La Fata dai Capelli Turchini promette a Pinocchio che, se imparerà a comportarsi bene, un giorno potrà diventare un bambino vero. Nonostante l’entusiasmo iniziale del burattino, l’impresa si rivela ardua a causa della sua ingenuità, che lo porta ogni giorno a dare credito a loschi figuri e a non riconoscere mai un saggio consiglio.
Un classico intramontabile della letteratura italiana per ragazzi, qui nella sua straordinaria trasposizione manga realizzata dal più grande maestro del fumetto giapponese, Osamu Tezuka.
Questo libro ha il patrocinio della Fondazione Nazionale Carlo Collodi.
Alla fine del XIX secolo Carlo Collodi pubblica in Italia Le avventure di Pinocchio – Storia di un burattino. Nel 1940 Walt Disney realizza il celebre lungometraggio d’animazione Pinocchio, che fa il giro del mondo, approdando in Giappone nel 1952. Un giovane autore nato nella prefettura di Osaka vede il film, resta entusiasta del personaggio, ne ricerca le origini e decide di realizzarne la sua versione a fumetti. Quell’autore si chiama Osamu Tezuka e, negli anni a venire, il mondo imparerà a conoscerlo come il creatore del fumetto giapponese moderno, il nume tutelare dei manga in tutto il mondo.
Dopo un lungo viaggio intorno al globo, proprio come aveva progettato per lui Geppetto, oggi Pinocchio fa ritorno a casa in Italia in questo libro epocale.
Osamu Tezuka (1928 – 1989) è stato il più importante autore di fumetti giapponese, nonché regista, animatore e produttore. Laureatosi in medicina presso l’Università di Osaka, esordisce nel campo del fumetto a soli diciassette anni, e appena un anno dopo realizza Shin Takarajima (“La nuova Isola del Tesoro”), la storia che rivoluziona l’intero mondo del fumetto in Giappone proponendo per la prima volta un uso estremamente dinamico delle inquadrature, infrangendo i canoni stilistici in voga fino a quel momento. L’enorme popolarità dei suoi manga lo rendono in pochissimo tempo l’autore più letto nel Sol Levante, e così, nell’arco di quarant’anni, arriva a pubblicare l’incredibile quantitativo di oltre settecento diverse storie, raccolte in circa quattrocento volumi. Per tutte queste ragioni gli sono stati attribuiti appellativi come manga no kamisama (“dio dei fumetti”), il governo giapponese gli ha dedicato una serie di francobolli commemorativi nel 1997, è stato proposto come premio Nobel per la letteratura, gli è stato dedicato un museo nella città di Takarazuka e gli è stato intitolato il Tezuka Osamu Bunkasho, premio culturale che ogni anno viene assegnato al miglior autore di manga. La versione di Pinocchio pubblicata in questo libro risale al 1952, l’anno della sua laurea.
Carlo Collodi (1826 – 1890), al secolo Carlo Lorenzini, è l’autore di uno dei più celebri romanzi per ragazzi del mondo, Le avventure di Pinocchio. Già giornalista, fonda nel 1848 la rivista satirica “Il Lampione” e, nel 1853, il giornale teatrale “Scaramuccia”, su cui inizia a scrivere alcune commedie. Dal 1856 usa lo pseudonimo Collodi, dall’omonima frazione di Pescia, in provincia di Pistoia, in cui era nata la madre. In quel periodo pubblica i suoi primi testi di rilevanza e, dopo la Seconda Guerra d’Indipendenza diviene redattore del “Novo vocabolario della lingua italiana secondo l’uso di Firenze”. È sua anche la prima traduzione in lingua italiana delle più celebri fiabe francesi, fra cui quelle di Perrault, raccolte nel volume I racconti delle fate, risalente al 1876. Il primo episodio del racconto a puntate Le avventure di Pinocchio avviene nel 1881 con il titolo Storia di un burattino sul “Giornale per i bambini”, antesignano di tutte le future pubblicazioni per l’infanzia e di cui in seguito diviene direttore. Le avventure di Pinocchio, il più celebre libro dell’autore, appare per la prima volta raccolto in volume nel 1883.